Matteo Garrone con grande abilità ci regala uno sguardo in prima persona sull'assurdità della nostra disperata condizione umana. Raccogliendo il testimone dei Fellini, Monicelli e Risi, Garrone esplora in modo accurato e lucido il nostro presente, cerca e trova le crepe della normalità, e ci mostra cosa cosa c'è dietro. Il protagonista (il bravissimo Aniello Arena) soccombe al canto irresistibile delle sirene e inizia un lento sprofondare nello scarico dell'esistenza. Reality diventa una vocazione, quasi un augurio, per noi che siamo ormai tutti funamboli sulla corda tesa sul baratro delle illusioni. Guai a credere che la realtà nostra realtà sia più autentica di quella della famiglia ciotola.
D.
D.
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