mercoledì, ottobre 10, 2012

Recensione di: 'Reality' di Matteo Garrone

Reality non è un film contro il Grande Fratello e simili, non è lo sguardo dell'intellettuale che deride il popolo dalla sua torre dorata o il millenarista che suona le trombe del giudizio contro le derive della cultura di massa.
Matteo Garrone con grande abilità ci regala uno sguardo in prima persona sull'assurdità della nostra disperata condizione umana. Raccogliendo il testimone dei Fellini, Monicelli e Risi, Garrone esplora in modo accurato e lucido il nostro presente, cerca e trova le crepe della normalità,  e ci mostra cosa cosa c'è dietro. Il protagonista (il bravissimo Aniello Arena) soccombe al canto irresistibile delle sirene e inizia un lento sprofondare nello scarico dell'esistenza. Reality diventa una vocazione, quasi un augurio, per noi che siamo ormai tutti funamboli sulla corda tesa sul baratro delle illusioni. Guai a credere che la realtà nostra  realtà sia più autentica di quella della famiglia ciotola.


D.

Nessun commento: