martedì, novembre 16, 2010

Corso di fumetto a Siena Approfondimenti

Ecco in dettaglio alcuni argomenti che tratteremo nel corso,

potete postare qui le vostre domande in merito agli argomenti che tratteremo.

Di seguito ci sono illustrazioni di riferimento di vari celebri autori come Frazetta, Mignola, Loisel, Moebius ed altri.

In ultimo un piccolo video del sito della Canson sulla creazione di una tavola manga.

Buona visione.

Daniele Marotta.


Il corso avrà tre binari paralleli: Tecnica, Linguaggio e Storia del fumetto.

Postiamo in anteprima l'indice di alcuni punti riguardanti la tecnica.

Tecnica: riguarda la trasmissione di tutte le procedure pratiche e le tecniche di disegno e scrittura di un fumetto.

La tavola: approccio alla tavola, la scena, massa e pesi, equilibrio e inquadratura. Prospettiva e piani. Baloon e Disascalie.

Matita: segno, luci, masse, bozze, chiaroscuro dettaglio, stili di matite, il tratto.

La figura: il volto, tipi e personaggi, proporzioni ruoli, gesto e recitazione.

La figura in movimento, anatomia e recitazione tra stereotipo e realtà.

Paesaggio: realismo e astrazione, il paesaggio come personaggio.


Veicoli e natura: i materiali e i riferimenti.

Teoria e tecnica di inchiostrazione: tecniche e strumenti. Stili e gesti.


Teoria e tecnica di colore: teoria del colore, colore e comunicazione. Il colore del fumetto.

Acquarello, acrilico, computer. Lettering.




6 commenti:

daniz ha detto...

ciao Dan, un saluto da Dan.
però una cosa da scrivere ce l'ho. primo che vorrei tanto saper disegnare ma per me disegna almeno mia sorella, che traccia canyon dorati come un quadretto che ho visto sopra. bello.

sono cresciuto un po' con quella letteratura fumettistica che forse qualcuno considera serie B. quelli della bonelli.
poi mi sono evoluto dal contesto bonelliano che m'aveva cintato. e un po' per foga un po' per davvero ne ho letti gli altri, quelli detti d'autore. ci hai fatto caso che in Italia tutto ciò che si faceva peggio prima dopo arriva qualcheduno che lo fa un tantino meglio e si chiama Quello Prima d'Autore.
sono stato come te un lettore del blog di gipi. mi piace il suo tratto. lo leggo spesso. solo che ho preferito esautorare il suo spazio della mia presenza. è che non mi convince come parla alla gente, e soprattutto quel che dice. non che lui m'abbia detto granché a me. niente. io una volta gli chiesi perché si fosse barbarizzato lì nel bel mezzo della Bignardi. non mi rispose. e che mi doveva rispondere pure io?

Daniele Marotta ha detto...

Ciao Dan. Mi ha fatto piacere la visita. Bello saper disegnare, se ti cimenti vedrai che qualcosa ci cavi fuori...
Negli ultimi anni l'editoria a fumetti sta rinascendo anche da noi, in libreria si trovano parecchie cose interessanti..
Gipi è un grande autore.
Perché non ti convince?

daniz ha detto...

Daniele

non è che Gipi non mi piaccia, l'ho scritto. Come disegnatore di fumetti lo considero un esecutore perfetto. Solo che penso dovrebbe rimanere alieno a certi canali, specie il suo blog. Io ho un blog come hai potuto vedere, ma sono un signor Daniz (alias del signor x-nessuno più famigerato), i miei lettori si sono appassionati al mio stile o ai miei interessi trovandomi casualmente (non dalla lipperini eh per caritas)... ecc
quando invece sei un artista del suo rango, molto di nicchia se vogliamo, parlare da un blog ai propri follower è diverso, è il rigurgito della Cattedra, del Circolo ad immagine sua, il coro degli osanna.
ecco perché me ne scappai. io non so cantare...

a presto

Daniele Marotta ha detto...

Non sono d'accordo, mi sembra una grande occasione poter avere un contatto diretto con un autore tramite il suo blog.
Gipi a parte voglio dire, mi sembra una bella possibilità.
Io sono sempre interessato a sentire un autore che si esprime sul suo lavoro o su cose in generale, mi fa capire cose ulteriori sul rapporto tra opera e autore, oltre che interessarmi magari o meno umanamente la discussione o l'argomento contingente.
Non trovi?

lazard ha detto...

no Daniele.
Solo l'oggetto in sé, il lavoro finito, merlettato, consegnato, VALE.
tutto il resto, parole, pubblicità, chiacchiere, birre, panini, blog gipeschi, servono solo per destabilizzare la tua percezione dell'arte, che diventa maniate di euro, affarismo. ti fanno credere che l'arte parte ACCOSSì, e ACCOSSì... e pitum pitam.
l'uomo è una creatura da escremento, qualsiasi omo, da dante a fellini. la cosa che resta è il loro lavoro. un'arte. il resto lascialo dire a chi sa chiacchierare, e non ha né tempo né talento per creare nulla

Daniele Marotta ha detto...

Accidenti! lo sai che non sono affatto d'accordo?

Ci sono due piani differenti:

Per quanto riguarda il rapporto con l'opera mi trovo col tuo discorso, e molto anche: il rapporto del fruitore con l'opera è una cosa, il rapporto dell'autore con la stessa opera è un altro. Sono entrambi esclusivi perché ognuno nel rapporto con l'opera mette il suo mondo personale.
Pertanto una volta che l'opera è compiuta si stacca dall'autore e diventa cosa a sé.
Le motivazioni e le premesse della creazione non entrano nelle fruizioni successive.
Per questo non è possibile per me arrivare all'autore passando per l'opera.
Leggendo Pasolini o ascoltando Bob Dylan non saprò niente di niente su gli autori, anzi l'opera nasconde più di quando non riveli.
Conosce di più Dylan, ad esempio, uno che gli chiede indicazioni per strada.

Detto questo arrivo al secondo punto:

Visto che tramite le opere non si può, è interessante, secondo me, approfondire in vari modi, gli autori che interessano, per conoscerli sia umanamente che artisticamente, per capire il processo creativo e migliorare a nostra volta a visione del mondo migliorando l'eperienza dell'arte.

D.