giovedì, luglio 01, 2010

Il "Padrino" di Forza Italia

La settimana mafia di Gipi in Santamaria video.


Via Wikimedia


Processo di secondo grado

Il processo di secondo grado si è svolto alla Corte di Appello di Palermo. Il 16 aprile 2010 il procuratore generale di Palermo Nino Gatto ha chiesto la condanna a 11 anni di carcere per Dell'Utri. [24][25] In vista del processo aveva affermato di essere entrato in politica e fare il parlamentare solo per difendersi dai processi, e di essere quindi pronto a lasciare l'incarico parlamentare qualora le accuse cadessero[26][27]. La sentenza era attesa per il 25 giugno[28]ma è arrivata il 29 giugno al quinto giorno di camera di consiglio[29][30].

La corte d'appello di Palermo, presieduta da Claudio Dall'Acqua, condanna a sette anni di carcere l'imputato[29][30]per concorso esterno in associazione mafiosa per i fatti accaduti sino al 1992. La corte d'appello, con questa sentenza, ha ritenuto che Dell'Utri intrattenne stretti rapporti con le vecchie organizzazioni mafiose di Stefano Bontade, Totò Riinae Bernardo Provenzano sino alla stagione delle stragi diFalcone e Borsellino[29].

Una vicenda che accerterebbe la colpevolezza dell'imputato sarebbe la mediazione per l'assunzione del boss palermitano Vittorio Manganocome stalliere nella villa di Arcore di Silvio Berlusconi; Mangano avrebbe assicurato protezione contro l'escalation dei sequestri a Milano[29].
Marcello Dell'Utri avrebbe, sino al 1980, fatto da intermediario per gli investimenti a Milano di Stefano Bontade, che aveva bisogno di riciclare denaro sporco, frutto del traffico di droga, in aziende del nord Italia
[29].

La corte ha assolto Dell'Utri per i fatti contestati successivi al 1992 perché «il fatto non sussiste»[30] portando la pena detentiva da 9 a 7 anni.


Se 'giustamente' tutto il mondo si sta concentrando sul fatto che Dell'Utri dal 92 non c'entra, qualcuno si è interessato ad approfondire in cosa c'entra prima del 1992.

Giuseppe d'Avanzo su Repubblica.





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