venerdì, giugno 25, 2010

Rose is a rose is a rose is a rose.

Ho scoperto e scaricato questo piccolo capolavoro, La Rosa di Baghdad del 1949..



Perchè non ha iniziato una cultura e un'industria dell'animazione in Italia? Probabilmente Domeneghini era troppo avanti.

Mi chiedo come mai la televisione non lo manda mai? Eppure è uno dei film di animazione più importanti che abbiamo.. Io l'ho dovuto conoscere a trentotto anni, c'è qualcosa che non va in questo. Forse Domeneghini è ancora troppo avanti per l'Italia.

"Folgorato dalla visione di Biancaneve e i sette nani (1937) di Walt Disney, Anton Gino Domeneghini concepisce il progetto di un lungometraggio d’animazione tutto italiano. Scrittura i migliori disegnatori in Italia (tra cui l’autore delle figurine Perugina Angelo Bioletto, Libico Maraja, Guido Zamperoni) e si lancia nell’avventura. Ma il bombardamento di Milano nell’ottobre del 1942 distrugge lo studio e Domeneghini è obbligato a trasferire tutta la squadra in due ville in provincia di Brescia. Il lavoro si protrae per sette anni, finché, nel 1947/48, le centinaia di migliaia di disegni prodotti vengono fotografati in Inghilterra. La storia della realizzazione del film si intreccia con le vicende della guerra, con il mondo della pubblicità e del cartone animato in Italia; la figura di Domeneghini è emblematica di una capacità imprenditoriale e creativa tutta italiana, in grado, nonostante la limitatezza dei mezzi, di competere perfino con lo studio di Walt Disney.

La rosa di Bagdad è stato il primo lungometraggio italiano d’animazione e insieme il primo film italiano in Technicolor (1949). Totò a colori verrà infatti solo tre anni dopo. Vincitore alla X Mostra di Venezia nella sezione Cinema per Ragazzi, è l’unico cartone animato italiano ad essere stato commercializzato all’estero: l’edizione inglese (con la voce dell’allora 17enne Julie Andrews) è del 1952; seguiranno le edizioni tedesca e olandese e, nel 1967, quella statunitense (The Singing Princess).

Dopo decenni di oblio, il film viene riscoperto e restaurato alla fine degli anni ’90 dalla Cineteca Nazionale ed editato oggi in un cofanetto in Alta Definizione da Cinecittà Luce, che ha avuto una menzione speciale agli Italian DVD Awards per aver realizzato con La rosa di Bagdad il primo Blu-ray di un film d’animazione italiano."

via http://www.cinefile.biz/?p=16883

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