giovedì, giugno 10, 2010

Recensioni da urrlo! Pazienza, che palle, Liberatore una sòla e parliamo di Corna Vissute.

Scaricando vecchi numeri di Metal Hurlant, ho visto cose superfighissime che vi giro.

Lontani dagli incensi e dalle riverenze di oggi, si mazzolano i futuri Gesù Cristi del fumetto e si parla davvero fuori dai denti, da un luogo talmente pop che Wharol in confronto è Razinger.

In queste pagine c'è qualcosa di grandioso e sconcertante che non riesco a capire da solo.

Si recensisce la pubblicità del Dado Star, e il nuovo numero di Corna Vissute.

Perchè succedeva ? e perchè non succede più?

Era un parlare di fumetto in modo brutalmente comune e popolare o un semplice provocare e rompere il cazzo?

A chi c'era e lo faceva: diteci qualcosa, spiegateci a noi che all'epoca non avevamo ancora l'età per capire e ci ingozzavamo di Actarus che saltava nelle botole e di api Maie.

Parlate vi prego e commentate.







4 commenti:

flaviano ha detto...

anch'io faccio spesso di queste operazioni nostalgia. grazie soprattutto ad avaxhome.ws si trovano cose rare.
il perchè di quelle pubblicazioni non lo so perchè sono anche io imberbe però percepisco un senso di libertà assoluta, nessuna preoccupazione di quello che il pubblico può pensare ed un tasso di cazzoneria (fatta con professionilità però) molto alto.

Daniele Marotta ha detto...

esatto libertà

chissà perchè recensivano 'corna vissute'.

sembra di parlare degli ittiti.

qualche ittita all'orizzonte che vuol dire la sua?

Marco Rizzo ha detto...

spirito di libertà e mancanza di autocensura (che non è poco). E forse una concezione del fumetto più matura della nostra.

Daniele Marotta ha detto...

eccoci.

Cazzo ma dobbiamo assolutamente riprendercela questa concezione matura, non vi sembra peccato mortale non ripartire dal punto anziche da zero?
Poi perchè ci siamo trovati più immaturi? Eppure era l'altro ieri!!