giovedì, aprile 22, 2010

Ground Zero. Recensione di Nurse Jackie.


Beh accidenti.
Abbiamo parlato delle serie tv e del loro cambiamento post 11 settembre.
Abbiamo detto come l'immaginario americano dopo decenni di dialettica simmetrica e retorica eroe contro antieroe abbia perso la bussola.
L'immaginario era 'Lost', sperduto, la morale e anche la retorica.
Nella frammentazione si sono aperte nuove ricerche, il conflitto narrativo, finalmente si è spostato dentro i personaggi, l'imperativo era di trovare i buoni e i cattivi, indagare la natura stessa del male. Trovate tutto qui.

Adesso dopo l'apice retorico e la caduta sperduta siamo a tabula rasa e si può mostrare altro, finalmente, come la naturale contraddizione umana senza risposte.
Gli americani, dopo la felice prova generale di Six Feet Under, si sono finalmente concessi di rappresentare le cose come sono, con leggerezza, ironia ma anche squallore e fastidio, rinunciando finalmente alla retorica moralista e rassicurante.
In Nurse Jackie, prodotta dal canale via cavo Showtime (quelli di Dexter), con la bravissima Edie Falco, già vista ne i Sopranos e in Oz, si mostra una verità, forse la più plausibile che mai, anni luce da Doctor Sherlock Holmes House, che inciampa ogni giorno in malattie misteriose e che ha pronti esami in cinque minuti. E qui, principalmente si rinuncia a rispondere al posto dello spettatore, l'opera mette in scena delle cose e lo spettatore ci fa i conti, senza filtri e imbeccate.
Sta a noi decidere, i personaggi, sono buoni o no?, ci piacciono o no? ma perchè il personaggio che amo fa questa cosa che mi fa ribrezzo?

cazzo questo è pensare, brrr.. che impressione.

Tutti sono bravissimi i personaggi sono da godere e anche quando sono maschere si disfano di balle e stereotipi rifritti.

Grazie.
Godetene.
Se aspettiamo l'Italia per delle serie 'serie', stiamo freschi.


Nessun commento: